“Omicidio Livatino”: Salvatore Parla invoca i domiciliari
Salvatore Parla, 76 anni, di Canicattì, condannato all’ergastolo per l’omicidio del giudice Rosario Livatino, tramite il suo difensore ha presentato istanza di concessione degli arresti domiciliari allorchè è gravemente malato e la reclusione in carcere di massima sicurezza non sarebbe compatibile con le sue condizioni di salute. Il tribunale di Sorveglianza di Bologna ha già respinto tale richiesta lo scorso marzo. E Parla ha presentato ricorso in Cassazione. I giudici della Suprema Corte hanno trasmesso gli atti al tribunale di Bologna che adesso riesaminerà il caso.